THE YARD MILANO | Piazza Ventiquattro Maggio, 8
Attraversando la soglia di The Yard vi troverete avvolti in un’atmosfera british, dove ogni angolo rappresenta una sorpresa e ogni oggetto ha una sua propria storia.
Un boutique hotel accogliente ed elegante nel cuore di Milano, a pochi passi dalla Darsena, dove il moderno si unisce al vintage ed il dettaglio ne è il protagonista.
Nato da una fortunata coincidenza da parte del proprietario che, cercando un luogo dove vivere con la propria famiglia, ha scoperto una vocazione e si è immesso in una nuova sfida, unendo l’entusiasmo ai suoi numerosi viaggi in giro per il mondo. Questo progetto oggi è qualcosa di più che un semplice Hotel: The Yard è un’atmosfera fuori dal tempo attuale, dove l’immaginazione può fantasticare!
ENTERPRISE HOTEL DESIGN & BOUTIQUE | Corso Sempione, 91
Nato sull’area di un ex opificio degli anni ’20 del Novecento, negli anni ’70 fu completamente risanato per restituire alla città di Milano un luogo completamente riqualificato. I grandi lucernari che un tempo illuminavano le rotative oggi danno luce alla sala ristorante: l’architettura industriale è stata conservata per coniugare la modernità dello stile, marcato dal design e dai colori decisi degli arredi e degli interni, ai fabbricati preesistenti.
Il Colore è il fil-rouge dell’Hotel, dove viene proposto nei vari ambienti e arredi, con interpretazioni e tonalità differenti.
STRAF | A MEMBER OF DESIGN HOTELS | Via San Raffaele, 3
Immagino l´hotel STRAF quasi come un´istallazione, un concept da cui sono partito per la scelta dei materiali dai molteplici riferimenti a correnti artistiche contemporanee come l´Arte Povera, mentre il modo di trattarli appartiene a una metodologia progettuale profondamente legata all´etica/estetica che deriva dal riutilizzo e dalla ricollocazione in nuovi contesti, di oggetti e componenti di recupero.
Vincenzo De Cotiis.
Con queste parole, l’architetto di The Straf descrive il progetto di questo luogo non convenzionale e dal concept intellettuale, nel cuore di Milano.
L’Ospitalità e il progetto di interni di discostano completamente dalla standardizzazione tipica del settore alberghiero. Qui i materiali utilizzati sono da ricondursi all’arredo industriale e all’arte povera, al riciclo e alla sperimentazione. Ed ecco che l’ardesia a spacco si unisce al ferro e al cemento in un’estetica minimalista, mentre l’ottone brunito, con le sue sfumature, trasmette un senso di accoglienza e calda atmosfera.
SENATO HOTEL MILANO | Via Senato, 22
Una residenza privata, da oltre un secolo, apre le sue porte e si trasforma in un boutique hotel dall’impronta tipicamente milanese, grazie al progetto di interior di Alessandro Bianchi. La corte centrale della lobby è occupata da un meraviglioso specchio d’acqua; un’oasi di pace anche visiva, come se il Naviglio Grande tornasse a scorrere open air davanti al palazzo, perché così succedeva in passato.
MANDARIN ORIENTAL MILAN | Via Andegari, 9
Ispirato al design delle dimore dell’alta borghesia milanese dagli anni ’30 ad oggi, il Mandarin Oriental di Milano nasce all’interno di quattro prestigiosi edifici del XVIII secolo a pochi passi dal Teatro alla Scala.
Gli architetti Antonio Citterio Patricia Viel Interiors, autori del progetto, hanno pensato a un albergo che offrisse agli ospiti un’esperienza “milanese”, ma allo stesso tempo fosse ispirato alla spettacolarità e ricchezza visiva tipica del brand. Il risultato è un design in cui il “classico” milanese convive con materiali fortemente decorativi e colori forti, tenuti insieme dal linguaggio tipico di Citterio, neutro e rigoroso.
L’ispirazione stilistica del progetto proviene viene dai grandi maestri del design italiano, da Piero Portaluppi a Giò Ponti, fino a Asnago e Vender, i cui riferimenti contribuiscono a dare uno un’impronta milanese anche agli interni.
Due speciali Suite, rendono il Mandarin di Milano straordinariamente non ordinario: la Fornasetti Suite, dedicata al designer Piero Fornasetti e la Premier Suite, dall’impronta minimalista, un tributo all’architetto milanese Giò Ponti.