Approfittate del ponte del 2 Giugno per visitare diversi luoghi notevoli del Canton Ticino, il cantone svizzero più conosciuto in Italia. Dotato di paesaggi incantevoli, di un clima mite e di bellezze naturali tutte da scoprire, è considerato come il luogo turistico più visitato in tutta la Svizzera. Insomma, un angolo di paradiso di facile portata.
Lugano, rinomata per il suo fascino, è sicuramente la città della svizzera italiana più nota, conosciuta per il suo lago, per la pulizia ineccepibile e per la civiltà dei suoi abitanti cordiali. Da visitare la Cattedrale di San Lorenzo, oltre alle varie chiesette sparse per la città, così come il Museo di Arte moderna e contemporanea di recente apertura, il LAC (Lugano Arte Cultura) dove la struttura architettonica, all’ultimo piano, offre uno scorcio strepitoso sul lago fronte stante.
Per una passeggiata in tranquillità, affacciato sulle rive del Ceresio, a pochi passi dal movimentato centro di Lugano, si estende invece l’incantevole parco civico della città: il Parco Ciani, con l’omonima Villa al suo interno.
Qui il silenzio regna, con i mille colori dei fiori e il riflesso scintillante del sole nel lago.
Gli amanti della natura e del trekking possono invece organizzare un’escursione lungo le colline del Canton Ticino. Rimarrete senza dubbio contenti e appagati, grazie a dei paesaggi unici e mozzafiato e all’aria pura di montagna che avrete respirato durante il percorso.
Sempre nel Canton Ticino, ma su un lago differente da quello di Lugano, si trova Locarno, adagiata sulla sponda settentrionale del Lago Maggiore. Definita come la città più calda della Svizzera, Locarno è caratterizzata da una vegetazione stupefacente, palme o limoni, che le conferisce un fascino del tutto particolare. Il cuore della città è la Piazza Grande, nota per il Festival del film che vi si tiene ogni anno, dal 1946. Gli stretti vicoli del centro storico convergono tutti verso la Piazza. A margine del centro si erge invece la fortificazione del Castello Visconteo, risalente al XII secolo, di cui una parte è conservata ancora come in origine.
Merita una visita, in Piazza S. Antonio, la Casa Rusca, una tipica dimora signorile del XVIII secolo, oggi pinacoteca civica nonché ritrovo degli amanti dell’arte contemporanea.
L’ultima tappa di questo breve ma inteso tour nel Ticino è la sua capitale: Bellinzona.
La città vanta una posizione strategica in una valle incassata che costeggia i passi alpini del San Gottardo, del San Bernardo e del Lucomagno.
I suoi angoli caratteristici e le sue piazze, le sue vie, il teatro neoclassico e le antiche dimore perfettamente restaurate testimoniano ai visitatori la storia di questa città di cultura lombarda. Gli hotel riccamente decorati e le belle chiese impreziosiscono le numerose viuzze. Ma il fascino austero di questa città medievale cela anche l’energica vitalità di un moderno incrocio di scambi e incontri. Le numerose boutique e le botteghe, i negozi di specialità gastronomiche e i caffè invitano a loro volta a passeggiare e a godersi l’atmosfera rilassata.
Le costruzioni difensive di Bellinzona fanno parte delle testimonianze più significative dell’arte architettonica militare del Medioevo e, dal 2000, concorrono a costruire il patrimonio mondiale UNESCO.
Il Castelgrande, il più antico e più solido dei castelli di Bellinzona, offre una deliziosa veduta sul centro storico e i suoi dintorni. Restaurato su progetto di Aurelio Galfetti, completato nel 1997, il Castello rappresenta un’opera complessa di ricostruzione del paesaggio Bellinzonese. Infatti, insieme al castello di Montebello e a quello del Sasso Corbaro, rappresentava, con la “murata” che portava sino al Ticino, ed oltre, un apparato paesaggistico importante, più volte rappresentato negli acquerelli e nei disegni dagli “attori” del Gran Tour europeo.
Il linguaggio architettonico adottato da Galfetti, mantiene dei toni espressivi autorevoli, tesi a fare delle associazioni figurative, che conducono alla trasformazione del complesso militare, creando una fusione, colta ed attraente, tra moderno e restauro.
E’ infatti lo stesso architetto, a sostenere, che “la trasformazione è un passaggio necessario ed indispensabile nella vita dell’opera di architettura, dove il restauro non è banale ricostruzione del passato, ma attualizzazione e proiezione nel futuro”.
Il nuovo significato impresso dal progetto di Galfetti per Castelgrande, è quello di una grande struttura di spazi pubblici, un parco urbano, al centro della città di Bellinzona, che al contempo ne palesa la storia. Grande attenzione per il paesaggio, palesata anche dal recupero delle vigne, che rendono il castello un vero e proprio luogo di pregio ed uno spiccato “mirador” paesaggistico, dove ai visitatori è consentito di ammirare Bellinzona dall’alto.
Storia, memoria, progetto, futuro, ma soprattutto nuova vita!
Non dimenticate che la cucina ticinese offre pietanze davvero sfiziose, recatevi presso le trattorie locali per assaporare queste squisitezze che ricordano la cucina lombarda, sempre accompagnate da una carta dei vini non indifferente.
E allora…Buon Ponte a tutti!
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© Pinacoteca Comunale Casa Rusca