VENEZIA magica

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Fabrizio Plessi 2016 – Fondaco dei Tedeschi

Con queste parole Fabrizio Plessi, artista italiano che si occupa principalmente di videoinstallazioni, ci accompagna nell’atrio che precede una delle più belle viste sul Canal Grande di Venezia (o Canalasso, per i locali): la straordinaria terrazza del Fondaco dei Tedeschi. L’edificio, dal XVI secolo a oggi, ha avuto un’evoluzione di tempi, modi e opportunità. Dapprima legato a esigenze commerciali della Repubblica di Venezia, poi al sistema delle comunicazioni, nel lungo periodo in cui fu sede delle Poste, ritorna oggi a essere magazzino del commercio, questa volta di lusso. Un lusso che esalta l’artigianalità italiana, ma con una T davanti al nuovo nome: T Fondaco, T come “travelers”, viaggiatori, per indicare l’accento multiculturale (ma per molti veneziani rimane il Fontego tutto d’oro).

Il quarto piano, che ci conduce in ultimo alla terrazza panoramica, è di nuova costruzione per conto dello studio OMA, diretto dall’architetto olandese Rem Koolhaas, che si è occupato anche del risanamento e del restauro dell’edificio delle ex Poste venete.

L’installazione visiva Under Water composta da sessanta schemi sospesi dal soffitto dell’edificio, che riproducono mosaici sommersi dall’acqua, ci trascina nel mood della città veneziana che inizia con una strepitosa vista sui tetti della città.

Tetti disordinati, tetti dalle tegole color terra bruciata, tetti che ti fanno tornare indietro nel tempo, in un tempo lontanissimo.

E poi ci sono le altane, uno dei manufatti che meglio caratterizzano la struttura architettonica della città di Venezia. Salendo su un campanile o guardando i tetti da un ultimo piano di palazzo, si possono notare moltissimi esemplari di queste curiose strutture in legno, che conquistano perchè permettono di ammirare diversi profili della città lagunare.

Oggi l’altana, magari ornata dalla decorazione di fiori e piante, magari con qualche sdraio, un ombrellone per il sole e tanti palloncini colorati, è utilizzata soprattutto durante le magiche serate estive, per cenare all’aperto o per fare quattro chiacchere con gli amici. Già perché a Venezia c’è sempre qualcosa da fare, con gli amici. La città vive in una dimensione tutta sua, spesso ci si trova seduti sui gradini della Chiesa di San Giacomo di Rialto, in Erberia, o vaganti per le calle più perse, o ancora a cantare con gente proveniente dall’altra parte del mondo, magari dall’Australia, come al SottoSopra (a noi è capitato!), dove alcuni si domandano se prenda il nome dallo stato post serata alcolica o dal fatto che si distribuisce su due piani (?!!)… l’unica cosa sicura è che la serata, a Venezia, inizia alle 18 con uno Spritz in mano!

La serata dopo le 22 può prendere diverse orientamenti: la più suggestiva ti permette di sorseggiare ottimi cocktail ai piedi della Torre dell’Orologio, di fronte alla Basilica di San Marco. Il migliore da noi provato, un Moscow Mule, è al Caffè Lavena, su consiglio di una veneta doc, situato nell’angolo più soleggiato di Piazza San Marco. Si tratta di una delle più rinomate botteghe di caffè di Venezia che con i suoi preziosi arredi e la magica atmosfera che si respira, all’interno e all’esterno dei suoi locali, rievoca il passato illustre e le tradizioni popolari di Venezia, tra i suoi tavolini di fronte ai mosaici della Basilica di San Marco, gli stessi di cui parla Plessi.

L’alternativa per i più sfrenati è il Piccolo Mondo, a Dorsoduro, gioiello nel cuore di Venezia, unico per la sua originalità, nato come sala di esposizione d’arte divenne poi punto d’incontro inevitabile per qualsiasi tipo di celebrità (pare che la collezionista d’arte statunitense Peggy Guggenheim era un’abituale frequentatrice).

Ma se a notte fonda vi aggirate ancora per calli e campielli, la più stretta è la Calle Varisco di soli 53 centimetri, vi aspetta ai piedi del Ponte di Rialto il mitico Mago G. (nome con cui tutti conoscono il  Bar Rizzo C. & G. Bar Aperol), che apre i battenti alle tre del mattino e in certi giorni già dalla mezzanotte, e propone attraverso la doppia vetrina affacciata sul Canal Grande tantissime varietà di gustosi tramezzini da accompagnare con qualsiasi bevanda.

E poi arriva la parte più bella della giornata, la notte. Quando si cammina per le calli veneziane, di notte, il rumore dei passi risuona lentamente insieme a quello dell’acqua. Tutto si muove e tutto si trasforma, questa città pare non essere reale. Un po’ inventata e un po’ mai esistita, ognuno con una propria particolare visione di questa laguna, sempre diversa. Eppure è lì davanti ai nostri occhi.

 

NEW YORK imprevedibile
Un viaggio storico e culturale all’interno del NEUES MUSEUM