Le Louvre et Les Tuileries: la reconstruction du Grand Dessein
CarlottaTra I Giardini des Tuilereis e il Palazzo del Louvre, antistante l’Arc du Carrousel e prossimo alla Gran Pyramid, sorgeva dal 1564 al 1883 il Palazzo dei Tuileries, residenza di monarchi e grandi personaggi della storia, luogo d’arte e simbolo identitario di Parigi.
Louvre e Tuilereis costituivano un unico grande complesso; lo chiamavano il Gran Dessein, poichè la loro unione faceva parte di un lungo processo avviato da Caterina De Medici a metà del 1500 e concretizzato interamente da Napoleone Bonaparte attraverso appunto un Grande Disegno. Alla fine del 1800 il palazzo venne dato alle fiamme da un gruppo di dissidenti appartenenti alla Comune e fu lasciato bruciare per giorni, fino a che non si decise di demolire anche le ultime macerie.
A lungo si è dibatutto e si dibatte tutt’ora riguardo la ricostruzione di questo edificio; dai grandi pensatori e architetti francesi, al Comitè national pour la reconstruction des Tuileries molte interpretazioni sono state date a proposito dell’importanza di questo palazzo sia dal punto di vista architettonico sia da quello storico-simbolico.
IL PROGETTO
La tesi di laurea si inserisce all’interno di questo dibattito e cerca di reinterpretare la ricostruzione del Palazzo secondo gli elementi cardini del progetto originario e quelli che sono stati i cambiamenti approntati al Museo del Louvre da quando Ieoh Ming Pei ha ideato la Grand Pyramid e l’intero Louvre sotterraneo.
Il progetto si sviluppa sfruttando due livelli differenti sia lettura sia di posizionamento: la ricostruzione e l ‘ampliamento. La prima viene ulteriormente concepita secondo due principi differenti, la seconda come motivo di progetto ex novo per adempiere alla richiesta del museo del Louvre stesso di implementazione dei suoi spazi.
I giardini dei Tuileries e la Cour Napoleon non sono più l’uno il fronte dell’ altro, ma vengono mediati dalla presenza del padiglione centrale del palazzo ricostruito, inquadrato da una quinta simmetrica progettata secondo l’idea di Philibert Delorme del portico al piano terra, risalente alla prima versione dell’edificio.
Il progetto sotterraneo affronta tre temi diversi: quello del percorso per avere una connessione diretta con il museo del Louvre e in particolare con l’ingresso dalla piramide il quale funziona come ulteriore ingresso a tutto il complesso; l’ interno urbano generato dalla ricostruzione delle facciate del palazzo originario, sfruttandolo come materia espositiva, ed infine la scatola per esposizioni temporanee, spettacoli teatrali e conferenze, che si genera dalla forma originaria del Palazzo dei Tuileries.
Nell’interno urbano le pareti del Palais des Tuileries vista la loro forte carica storica, vengono riedificate in legno scuro, imponente che profuma di passato e di ricordi, creando una strada urbana ipogea che riporta indietro nel tempo. Il prospetto passa, quindi, da definire gli spazi esterni del giardino a diventare esposizione di se stesso e, quindi, materia artistica primaria.
LA CONNESSIONE CON IL LOUVRE
L’intervento si aggancia ed incastra con il progetto di Pei divenendone una conseguenza e una prosecuzione. Percorrendo il Louvre lungo l’asse est ovest, attualmente , dopo aver traguardato la Pyramide Inverseè ci si trova davanti un muro di contenimento poiché l’area sottostante le fondamenta dell’Arc du Carroussel non è ancora stata progettata, e quindi la direzionalità longitudinale si interrompe bruscamente, obbligando la svolta .
Con il nuovo percorso viene scavato un varco e finalmente è possibile continuare a camminare lungo l’asse est-ovest e giungere fino alla fine del Louvre, a livello dei Pavillon de Flore e de Marsan. Per tornare alla luce del sole una scala a doppia elica conduce all’esterno, metafora di un percorso ascensionale verso il cielo.